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Due nuovi farmaci orali contro l'emicrania sono disponibili in Italia

Farmaci Redazione DottNet | 15/03/2023 19:29

Si tratta di Rimegepant e Lasmitidan, entrambi appartenenti a nuove classi farmacologiche e già in commercio da tempo negli Stati Uniti

Sono ora disponibili in Italia due diversi farmaci per il trattamento dell'emicrania che si assumono per bocca, Rimegepant e Lasmitidan, entrambi appartenenti a nuove classi farmacologiche e già in commercio da tempo negli Stati Uniti.  È quanto riferito da Paolo Martelletti, Presidente della Fondazione Italiana per lo Studio delle Cefalee ed editore della rivista The Journal of Headache and Pain. Secondo Martelletti i farmaci aiuteranno a contrastare il pregiudizio che grava su questa malattia, uno stigma pesante che colpisce fino a un paziente su 5.  Il Rimegepant, spiega Martelletti della Sapienza Università di Roma, è approvato sia per la prevenzione (da assumere a giorni alterni) dell'emicrania sia per il trattamento acuto delle crisi. Il farmaco agisce come antagonista del Peptide correlato al gene della Calcitonina (CGRP) e va ad affiancare gli anticorpi per lo stesso peptide.     Il Lasmitidan agisce sul recettore di un neurotrasmettitore, la Serotonina tipo F, e, al contrario dei triptani, è sicuro sul fronte cardiovascolare.  Gli studi clinici su entrambi i farmaci hanno mostrato una elevata efficacia unitamente a pari tollerabilità e sicurezza.  In più, conclude, essendo somministrabili per via orale, permetteranno un più agile utilizzo da parte dei pazienti, quindi più ampia applicazione rispetto alle terapie correnti, in modo da ridurre sostanzialmente lo stigma che grava su questa patologia. Infatti, secondo quanto riferito sulla rivista Neurology and Therapy, da Martelletti, almeno un paziente con emicrania grave è sottoposto continuamente allo stigma di una malattia ancora negata e trascurata.

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  L'Alleanza Europea per l'Emicrania e il Mal di Testa (EMHA), un'organizzazione che rappresenta oltre 33 gruppi di difesa dei pazienti di 23 Paesi europei, il termine "stigma" è stato costantemente associato all'emicrania. Nonostante sia una malattia neurologica che colpisce una persona su sette in tutto il mondo, la società continua a percepirla come un semplice mal di testa. I pazienti si sentono ignorati e trattati male, e c'è una mancanza di comprensione ed empatia da parte di familiari, amici, educatori e datori di lavoro. I politici non danno priorità a questa patologia e chi ne soffre ha spesso difficoltà ad accedere alle cure. Esiste uno spettro di esperienze di emicrania, che va da lieve a grave, e il 20% delle persone che soffrono di emicrania grave è maggiormente colpito dai pregiudizi della società su questa condizione. L'EMHA ha lanciato un progetto di sensibilizzazione sullo stigma nel 2023 per raccogliere informazioni e modificare il linguaggio utilizzato per parlare dell'emicrania in modo da rispondere meglio alle esigenze di coloro che soffrono della forma più grave della malattia. I risultati di questo progetto saranno presentati al Congresso europeo sulle cefalee che si terrà a Valencia nel novembre 2023.

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